Il trattamento dell’acqua ad uso domestico è sempre più diffuso:
1 – Qualità: l’acqua che arriva al nostro rubinetto, anche se sicura e controllata, è soggetta ad agenti inquinanti che negli anni sono aumentati. Fonte ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca ambientale), approfondimento: Acqua e Inquinamento.
2 – Convenienza: il costo dell’acqua che arriva al nostro rubinetto è circa 1000 volte inferiore all’acqua in bottiglia di plastica o vetro. Quando acquistiamo una bottiglia d’acqua lo 0,001% viene utilizzato per il contenuto d’acqua, il restante 99,99% viene utilizzato per coprire i costi di bottiglia, tappo, etichetta, trasportatore, rivenditore, ecc. Fonte RaiUno – Occhio alla Spesa, approfondimento: Acqua in bottiglia.
3 – Ecosostenibilità: Produrre un chilogrammo di PET (il materiale utilizzato per le bottiglie di plastica) richiede 17,5 Kg di acqua e rilascia in atmosfera 40 g di idrocarburi, 25 g di ossidi di zolfo, 18 g di monossido di carbonio e 2,3 Kg di anidride carbonica (Fonte Paul Mc Rande, The green guide, in State of the world 2004, Edizioni Ambiente, Milano 2004, pagg. 136-137). Dopo aver prodotto le bottiglie di plastica queste dovranno anche essere smaltite/recuperate. E’ possibile recuperare parte della plastica per produrre nuovi oggetti come carrelli della spesa, arredi o anche abbigliamento. La plastica recuperata dai centri di smaltimento e non dispersa nell’ambiente è meno di un terzo (Fonte 100Ambiente.it Ambiente, ecologia, tecnologia e sviluppo sostenibile)